L'importanza del corsivo

                                                               corsivo

 Il corsivo, agg. e s. m. (lat. mediev. cursivus, der. di currĕre «correre», supino cursum), è la scrittura a mano che si apprendeva fino a qualche tempo fa a scuola,  insieme allo stampatello.  Oggi purtroppo le notizie che ci arrivano sull'argomento sono sconfortanti. In America, ad esempio,  il corsivo sta per scomparire, in Finlandia pare venga abolito nelle scuole dall'anno 2016, in Italia, a causa dell'uso eccessivo di tastiere di computer e di telefonini, c'e' la tendenza ad usarlo sempre meno. Ma il dibattito su questo fenomeno è ancora aperto a livello mondiale.

C'è però da sottolineare una nota positiva. Parallelamente, sta nascendo una "corrente" contraria che porta alla riscoperta e rivalutazione dell'importanza del corsivo, abilità che si auspica non venga mai perduta.

Secondo molti studiosi europei e non, in particolare i bambini devono essere riabituati sin dalle scuole elementari a riappropriarsi della scrittura a mano, che è essenziale per un sano sviluppo intellettivo e caratteriale.Ad esempio secondo gli psicologi Karin Harman James, professore di psicologia e neuroscienze all’Indiana University, e Virginia Berninger, professore di psicologia dell’Università di Washington, c'è un'importantissima correlazione fra cervello e mano,  e che le aree del cervello coinvolte nel gesto scrittorio,  attivano massicciamente le attività di linguaggio, pensiero e memoria.

 

E proprio negli Stati Uniti,  che è stato fra i primi paesi ad aver abbondonato il corsivo,  si è arrivati oggi alla conclusione che occorre ritornare al passato per riappropriarsi dell'abilità scrittoria manuale. Proprio per tale scopo sono comparse in questo paese delle nuove figure professionali, quì dette coach,  che riabituano alla scrittura in corsivo, come si può leggere nel  LINK