La grafologia studia le caratteristiche motorie della scrittura, e ciò che noi scriviamo è il prodotto di una complessa attività che trae origine dal cervello. Il cervello è composto da oltre cento miliardi di cellule nervose tutte collegate fra loro, che producono pensieri, azioni, creatività,sentimenti, passioni, violenze. Possiamo sostenere che "si scrive con il cervello", ponte di comando di tutte le attività cognitive e motorie e che la scrittura può essere definita un "encefalogramma naturale " (Palaferri).
In passato, al cervello, non veniva data molta importanza. Gli antichi egizi non si curavano nemmeno di conservarlo, come invece facevano per gli altri organi, in quanto lo consideravano di... scarso valore! Aristotele sosteneva che fosse il cuore la sede delle emozioni e dei pensieri. Oggi, però, molte cose sono cambiate, e questo organo che nell'essere umano ha assunto dimensioni sempre più grandi, ha conquistato il ruolo di "regista" del nostro corpo, ed è in continua osservazione da parte degli scienziati di tutto il mondo.
Il nostro cervello non è un sistema isolato, ma è strettamente collegato con gli altri organi e con l'ambiente che lo circonda. E' un intreccio sterminato di cellule nervose. Le informazioni attraversano il nostro corpo grazie ad una fitta rete di collegamenti, tutti simili fra loro, ma con diverse funzioni ed arrivano nelle diverse aree del cervello.
Ogni cervello è diverso dall'altro in quanto è il prodotto di un diverso DNA. E' l'organo più bisognoso di ossigeno e ne consuma dieci volte di più rispetto agli altri organi, ma è anche il più vulnerabile se questo viene a mancare. Il suo nutriente più gradito è il glucosio, ed è composto dal 75% di acqua.
Per avere una percezione anche visiva dell'importanza che hanno a livello del sistema nervoso centrale le aree che sono deputate alla funzione senso motoria della mano, possiamo soffermarci sulla figura in alto che rappresenta una mappa delle aree cerebrali e delle rispettive parti del corpo collegate con esse. L'immagine, conosciuta con il nome di "homunculus", mostra fra le altre, le zone interessate al movimento della mano che coprono un quarto dell'intera area motoria del nostro cervello. L'homunculus corticale è la rappresentazione di una parte della corteccia cerebrale, sotto forma di mappa, per rappresentare l'intero corpo umano sviluppata nel XX secolo da Wilder Penfield. Le dimensioni e l'ordine delle diverse parti del corpo dipendono dall'ampiezza del tessuto cerebrale motorio interessato.La mano che possiede una molteplicità di funzioni ed una grande sensibilità, occupa maggior spazio, ad esempio, rispetto al gomito. Per tale ragione la rappresentazione grafica nell'homunculus ci presenta una figura umana deformata, con mano e lingua molto grandi e tronco ed arti più piccoli.